Ho conseguito la laurea triennale in Psicologia dei Processi Relazionali e dello Sviluppo con una tesi su: “Il Ruolo delle Sottoculture nella Formazione dell’Identità in Adolescenza”, la laurea magistrale in Psicologia Clinica e di Comunità con una tesi dal titolo: “La Molteplicità del Sé nel Modello Relazionale in Psicoanalisi”, ottenendo una votazione finale di 110 e lode. Mi sono specializzata come Psicoterapeuta presso l’Isipsé – Istituto di Specializzazione in Psicologia del Sé e Psicoanalisi Relazionale – a Milano, con votazione finale di 60 con lode. Sono, inoltre, terapeuta EMDR, avendo conseguito la formazione completa in tale ambito.

Ho collaborato con i servizi dell’ASL del comune di Torino, presso il Centro di Salute Mentale in via Gorizia 114, il Centro di Salute Mentale in via Petitti 24 e il Servizio Sanitario della “Casa Circondariale Lorusso e Cotugno”. Oltre all’esercizio privato della professione, lavoro come Psicologa di ruolo in Comunità Terapeutiche sia per adulti che per minori, nelle quali mi dedico a pazienti psichiatrici, autistici, con pregresse dipendenze e con minori vittime di abusi e maltrattamenti. In tali strutture, oltre ai colloqui clinici individuali, conduco degli incontri di psicoterapia di gruppo.

Amo il mio lavoro perché credo che la psicoterapia possa dare ad ognuno la possibilità di riscrivere la propria storia. Ciò che mi gratifica maggiormente è vedere i miei pazienti crescere, riappropriarsi della propria vita; è nell’intraprendere questo percorso che paziente e terapeuta iniziano un viaggio profondo e condiviso.

Penso che non ci sia spreco più doloroso di una vita non vissuta perché non si hanno gli strumenti adeguati per farlo. A volte gli ostacoli che si frappongono al vivere appieno la propria vita sono invisibili, pur esercitando su di noi un’influenza continua e condizionante.

Attraverso la relazione clinica si possono rimuovere gli ostacoli che si sono frapposti alla spinta intrinseca in ognuno di noi alla realizzazione, al benessere e alla crescita. Questa spinta interna in alcune condizioni può essere interrotta ed aspetta solo di essere riattivata in un contesto facilitante, come quello psicoterapeutico di accettazione e comprensione empatica. Il benessere psicologico è un diritto. Ognuno può darsi la possibilità di riscrivere la propria storia. Proprio come una pianta che ha interrotto la sua crescita, una volta esposta nuovamente all’acqua e alla luce ritornerà a fiorire.